Il Progetto VIIAS

Il Progetto VIIAS, Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute, finanziato nel quadro delle iniziative del Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute, ha effettuato la valutazione integrata dell’inquinamento atmosferico in Italia valutando l’intera catena di eventi (dalle politiche, alle fonti di esposizione, alle modalità di esposizione, agli impatti) che possono influire sulla salute della popolazione. Sono stati condotti approfondimenti a Roma con la misura dell’inquinamento da particelle ultrafini e con la valutazione degli effetti benefici del verde urbano e in Emilia Romagna il modello VIIAS è stato sperimentato a livello locale.

Il progetto VIIAS è stato coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio. Hanno collaborato

  • l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA);
  • le Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (ARPA) Piemonte, Emilia Romagna e Lazio;
  • il Dipartimento di Statistica, Università di Firenze;
  • il Dipartimento di Biologia Ambientale Università di Roma La Sapienza;
  • Università di Urbino; l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA);
  • Zadig, Agenzia di comunicazione, informazione e formazione.

Obiettivi del progetto VIIAS

Il progetto integra le competenze in materia ambientale e sanitaria nel contesto italiano al fine di disporre di un sistema di valutazione integrata degli effetti ambientali e sanitari dell’inquinamento atmosferico in grado di valutare la situazione esistente e i possibili scenari futuri nel contesto nazionale. Questi gli obiettivi specifici del programma:

  • disporre di stime modellistiche sul territorio nazionale delle concentrazioni al suolo di particolato atmosferico (PM2,5), biossido di azoto (NO2) e ozono (O3) in un anno di riferimento (2005) e in scenari previsionali (2020);
  • stimare la esposizione della popolazione ai tre inquinanti per lo scenario di riferimento e negli scenari previsionali;
  • quantificare l’impatto sulla popolazione italiana dell’inquinamento da PM2.5, NO2 e ozono in termini di casi di morte e di malattia attribuibili all’inquinamento e di anni di vita persi.